venerdì 27 maggio 2011

Per fare spazio al nuovo

E' dunque arrivato il weekend del trasloco.
Molto si butta, molto si è infilato negli scatoloni quasi contro la nostra volontà, qualcosa resta là, in quella che da lunedì sarà la vecchia casa. La ex-casa. La casa che non hai più.
E qui una lacrimuccia ci sta, perchè ne son successe di cose, in quel bilocale.

Ma il fatto è che, se c'è qualcosa da imparare in questa vicenda, è "lasciar andare".
E fare spazio al nuovo: perchè questo è il concetto dell'evoluzione, no?
Siamo il prodotto del "vecchio" ma anche la promessa, e il punto di partenza, del futuro.

Ora, è casuale ma assai simbolico che questo cambio avvenga in concomitanza col ballottaggio per le comunali. Anche Milano ci prova, a lasciar andare il vecchio e fare posto al nuovo.
Una città che trasloca se stessa in una dimensione di "possibilità".
Una città che, metaforicamente e neanche troppo, vuole la bicicletta perchè vuole pedalare, adesso.

Perchè il mondo è grande e la speranza ha tante case, molti quartieri, e innumerevoli volti.

Io lunedì mattina mi sveglierò in una casa nuova.
E lunedì sera spero di chiudere gli occhi in una nuova città.

martedì 24 maggio 2011

Scene da un trasloco

E dunque traslochiamo. Io, il Bruco, la Minuzza e l'Interista.
E' il quarto trasloco della mia breve vita, e non so se sopravviverò.
Dicono che, nell'elenco dei traumi da separazione, il trasloco stia al secondo posto, dopo la morte di qualcuno molto caro. A me sembra più un trauma da saturazione: da dove cazzo esce tutta questa roba che continuo a riempire scatoloni e vivo in un bilocale senza manco la cucina abitabile???
Ma soprattutto: com'è che di tutto quello che alberga nei pensili e negli armadi e nelle mensole e negli anfratti di casa mia utilizzo solo il 10%?
Qui s'impone una seria riflessione sulla società contemporanea: ad esempio, il tagliabanane giallo (ovviamente) che mi occupa mezzo cassetto e che non ho mai, dico mai, usato in 5 anni.
Perchè non lo sto buttando, regalando, riciclando, occultando? Perchè è un oggetto di design? Perchè è figo? Quindi lo tengo per appagare una presunta velleità estetica?

E il porta kiwi verde per i kiwi verdi che fa il paio con quello giallo per i kiwi golden?
E le ginocchiere di quando giocavo a pallavvolo che magari serviranno al Bruco fra dieci anni?
E il casco per i bigodini con annessa confezione originale che viene direttamente dai '70s?

Non vorrò mica rischiare un trauma da separazione?
Sai che ti dico? Io metto tutto nello scatolone. Che, come diceva la mia nonna centocinquenne, a buttare via si fa sempre in tempo.

(Anche a morire soffocati dagli oggetti inutili, ma questa è un'altra storia)