Alle ore 8.00 della domenica di Pasqua l'Interista è sgattaiolato fuori da casa per recarsi a lavoro, perchè l'unico vero modo di santificare le feste, a volte, è lavorare.
Alle ore 10.34 l'Interista ha chiamato e si è sentito rispondere che io e il Bruco stavamo ancora dormendo, al che si è chiesto perchè questo non avvenga mai quando è a casa anche lui.
Alle ore 11.15 il Bruco reclamava le sue uova di Pasqua, che contenevano un T-Rex gigante da cui non si vuole più separare, e un biliardino da tavola interamente da montare.
Alle ore 12.23 la sottoscritta, con una brugola nella destra e un cacciavite nella sinistra imprecava nel tentativo di portare a termine il montaggio del suddetto. La sottoscritta, dopo molto travaglio, è riuscita a posizionare entrambi i portieri in attacco, esclamando, quando le è stato fatto notare "ah ecco perchè avevano la maglia di colore diverso!" (e guadagnandosi occhiate di scherno da parte di tutti i presenti)
Alle ore 13 la sottoscritta e il Bruco sono sbarcati a casa della famiglia paterna, portandosi appresso il biliardino, il T-Rex e un carico di stress già bastante per l'intera giornata. Ad attenderli c'erano delle lasagne fatte a mano con la zia il giorno prima, ottime ma totalmente prive di sale, due macchinine regalate dagli zii al Bruco il quale le ha rifiutate in quanto "non hanno gli occhi", e una minacciosa proposta dello zio Walter di iniziare la sottoscritta alla carriera di runner, il giorno dopo.
Alle ore 14 l'Interista si è presentato a tavola e lì è rimasto per le tre ore successive.
Alle ore 17 abbiamo portato il Bruco al "Parco Palestro" (così lo chiama lui) dove ha fatto innumerevoli giri di giostra e dove ha assistito (e noi con lui) a uno spettacolo sullo spreco delle risorse idriche che aveva per protagonisti una cicala e un grillo che parlavano in un generico accento del Sud e facevano battute del livello di un film dei Vanzina.
Alle ore 19 ci siamo presentati dalla famiglia materna, dove il Bruco ha scartato ben 3 uova di cioccolato, obbligato la zia Elena a giocare con lui per ore nonostante la poverina fosse infortunata da un incidente d'auto, pianto a non finire quando gli è stato comunicato che era ora di tornare a casa.
Alle ore 21.20, prima di salutarci e dopo varie discussioni sulle sorti di The Walking Dead, la serie tv zombie più amata dall'intera famiglia, ci siamo tutti zombizzati con l'applicazione Dead yourself. A richiesta possiamo pubblicare i risultati.
Alle ore 23, dopo che avevo messo il Bruco a letto da un'ora, sono entrata in camera sua per spegnere la luce e l'ho trovato che giocava col T-Rex e con un triceratopo.
"Bruco ma sei impazzito??? Ancora non dormi?!"
"Non mi piace dormire, mamma"
"Bè a me invece piace un sacco, quindi adeguati!"
"..."
A proposito di morti che camminano, la mattina dopo, come promesso, la sottoscritta si è svegliata presto ed è andata a correre tipo per la seconda volta in vita sua. Ha tenuto botta per più di quattro chilometri.
A metà percorso, lo zio Walter le ha chiesto se respirava ancora.
Lei ha risposto, con la massima motivazione possibile: "Mi sento come in quel programma... Obesi, un anno per rinascere".
Poi, ore dopo, è andata a festeggiare la pasquetta da amici recando in dono una cofana da tre chili di pasta al forno napoletana. Con le polpette, la ricotta, e tutto il resto.
Ripetendo a se stessa che, almeno stavolta, se l'era guadagnata.
Ottime lasagne... anche se con poco sale si son fatte mangiare volentieri.
RispondiEliminaOttima compagnia... c'era nache un T-Rex a tavola con noi.
Ottima prestazione, sei meglio di Forrest Gump... ma settimana prossima si replica. I tre chili di pasta al forno e il cioccolato fondente dell'uovo neroazzurro vanno smaltiti, velocemente!