venerdì 7 giugno 2013

Un ghiacciolo al limon

Ci sono giorni difficili, quando si è madri.
Pure quando si è figli.
In assoluto, nella vita, ci sono giorni difficili. Difficilissimi.

Tipo lunedì scorso, quando mi sono svegliata alle 1, alle 2.30, alle 3.17 e alle 4.25, trascinandomi in camera del Bruco che prima aveva perso il ciuccio, poi la coperta, poi era caduto dal letto e alla fine ha chiesto "è mattino, mamma?"
No. E' notte fonda e questo ritorno alle sveglie ripetute dei primi mesi non è uno scherzo divertente.

Tipo lunedì scorso quando, dopo quattro risvegli notturni, mi è suonata la sveglia della 6 per andare a correre e non ce l'ho fatta perchè avevo un sonno devastante, e son rimasta a letto e mi sono sentita in colpa.

Tipo lunedì scorso quando sono salita sul treno che mi porta a lavoro, e mentre stavo sprofondata immobile su una poltrona, una signora mi ha fanculizzato perchè era inciampata nel mio piede.

"Ma insomma! Non vede che il suo piede arriva troppo in là?"
"E cosa faccio, me lo taglio?"
"Eh bè, lo sposti, almeno!"
"Signora guardi che io ero ferma, è lei che deve guardare davanti quando cammina!"
"Ma vada a cagare!"
"Scusi, vada a cagare lei!"

Già perchè c'è un bon ton anche nel fanculizzarsi reciprocamente, a volte.

Tipo lunedì scorso quando sono andata a prendere il Bruco a scuola, l'ho portato al parco, gli ho comprato un ghiacciolo che desiderava come se non ci fosse un domani e lui ha fatto una scenata da pazzo perchè il ghiacciolo, mentre lui lo leccava, si consumava.

L'intero parco ci fissava. Fissava il bambino pazzo e viziato e la madre incapace di educarlo.
Ho tentato la carta della simpatia per sdrammatizzare la situazione, e ho detto: "Amore qui non siamo mica nella fabbrica di Willy Wonka, non esiste il succhia-succhia che mai si consuma!"
Ma nessuno ha colto la citazione, e io mi sono sentita ancora più sola.

E niente, poi son tornata a casa col Bruco singhiozzante per mano, senza dire una parola per tutto il tragitto.
E ho pensato che forse è così che si cresce, tra un vaffanculo gratis e la rabbia per i propri sogni infranti, qualunque forma abbiano. Compresa quella di un ghiacciolo al limone.



7 commenti:

  1. non so perché ma mi hai commosso

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  3. Ci son giorni in cui le buone maniere si tengono in borsetta e diamo il meglio di noi..o forse il peggio?? ahahahahahah

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