martedì 6 marzo 2012

Aveva i baffi e sorrideva spesso

C'era una volta, molto tempo prima che ci fossero Orlando e la sua casa, un papà.
Uno come tanti, imperfetto sotto molti aspetti: si alzava la mattina presto, leggeva la Gazzetta e poi andava a lavorare, un lavoro di fatica, di quelli dove ti sporchi le mani, mica come me che sto qua a pettinare i tasti di un pc. Aveva i baffi e sorrideva spesso. Tifava la Juventus, ed era uno sciocco idealista, di quelli che pensano che tutti in fondo siano buoni e meritino altre opportunità.

C'era una volta un papà, uno come tanti, l'unico per me, un nonno speciale che nonno non è mai stato, perchè è mancato 14 anni fa, per un incidente sul lavoro, una di quelle cose che in Italia fanno scalpore solo se sono coinvolte delle grandi star.

Una volta ho detto al Bruco il suo nome, ma poi ho pensato che fosse troppo piccolo per capire il senso di un'assenza così lontana nel tempo, e ho rimandato.

Stamattina siamo andati sul campo, in fila con altri, in mezzo al fango e alla terra rivoltata, abbiamo guardato un tizio con una tuta bianca e i guanti in lattice scoperchiare una bara, tirare fuori delle ossa, una per una, riporle nella cassettina a fatica (perchè lui era grande e grosso) e ricordarci quanto sia folle il mondo.

Quanto mi manchi, papà. Oggi, a casa di Orlando, c'è solo un gran silenzio.

5 commenti:

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  2. Una cosa che ho imparato nella vita è che un vuoto è un vuoto, e per quanto tu creda che negli anni si potrà colmare, c'è sempre spazio per sentirne ancora il peso.
    A volte è l'amore stesso a ricordarti che un vuoto così non lo colmerai più, e di amore, grazie al cielo, nella nostra famiglia ce n'è tanto.
    Lo sento anche io quel vuoto e lo sentirà un giorno il bruco che un nonno non l'ha visto e l'altro l'ha solo sfiorato.
    Ti abbraccio, amore mio.

    L'intersta

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  3. Anche il mio aveva i baffi e pensava che di gente cattiva non ce ne fosse.
    Sono passati quasi nove anni.
    Non c'è un giorno senza di lui.
    Mi ha lasciato l'idea, però, che ogni giorno è un buon giorno.

    K

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  4. ti abbraccio fortissimamente francesca arceri

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