lunedì 6 agosto 2012

Indovina chi viene a cena

La terza estate del Bruco procede a ritmi sfiancanti nell'afa che ci avvolge tutti inesorabile, intervallata solo dai momenti olimpici che guardiamo all together (Bruco compreso: per la cronaca, la disciplina che più l'ha appassionato è il nuoto, probabilmente perchè è l'unica che ha mai praticato anche lui).

Poi ci sono altri momenti, meno olimpici ma altrettanto memorabili, tipo quello di venerdì scorso quando abbiamo deciso di concederci una serata a cena fuori.
Location: Osteria La Magona, ristorante blasonato nel cuore di Bolgheri, che se non ci siete mai stati vale la pena, per il viale dei cipressi e varie altre cose.
All'arrivo, una piccola incomprensione: chiedo il nostro tavolo, il cameriere guarda il tizio alto un metro che mi dà la mano e mi dice che aveva capito "un tavolo per due".
Allarmato, si rivolge all'altro e gli dice sottovoce "come facciamo? A fianco c'è Antonio"
Ci aggiungono una sedia nel posto designato e ci sediamo.
Il Bruco insiste per ordinare le chitarrine con ragù di chianina (che in effetti mangerà senza avanzare nulla).
Fin qui tutto bene.
Ci state vedendo? Bolgheri, serata frizzantina, atmosfera slow, cena di profilo alto.
Poi succede l'impensabile.
Il Bruco impazzisce e comincia a fare il verso della moto a voce spiegata come un esaurito.
Un tizio due tavoli più in là ci guarda ed esprime il suo apprezzamento per il fatto che io abbia portato mio figlio in un posto simile vestito con la canotta (del resto il Bruco vi sembra tipo da camicia? Io manco c'avevo pensato).
Nel mentre arriva Antonio Albanese e si siede giusto a fianco del Bruco, che in quell'istante scende dalla sedia si accovaccia e si caga addosso.
Avete letto bene. Si caga addosso mentre il mondo intorno a noi sta addentando una fiorentina accompagnata da bicchieri di Bolgheri Superiore.
Poi si alza e mi dice "Mamma andiamo a cambiarci?"
Io bianca come un cencio lo trascino in bagno.
In casi simili lo pulisco, lavo le mutande alla bell'e meglio e via andare.
In questo caso, penso che non posso tornare con le mutande merdose del Bruco in borsetta e sedermi accanto ad Albanese. Quindi le abbandono nel cestino. Erano le sue preferite, quelle con Winnie The Pooh.
Mi spiace, orsetto caro, stavolta mi tocca letteralmente lasciarti nella merda.
Confido che saprai cavartela.
Torniamo al tavolo, la cena è grazie a Dio quasi finita.
Quasi.
Mentre aspettiamo il conto il Bruco inizia a urlare "vojo una moto Guzzi"
Lo trascino via mentre persino Albanese lo guarda ridendo.
Io penso che c'è poco da ridere.
L'Interista pensa che non c'è proprio un cazzo da ridere.
Il Bruco continua a chiedere la moto Guzzi.
Entrambi ci chiediamo dova abbiamo sbagliato: momenti impagabili nella vita di ogni genitore.
Momenti olimpici, per così dire.


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