lunedì 26 settembre 2011

Quel gran pezzo dell'Angiolino

Mi spiace molto, perchè è solo lunedì, ma questa è una storia triste.
Succede che quest'anno uno dei compagni di asilo del Bruco si chiama Angiolino.
Succede che Angiolino, ricciolo, biondo e con un visino da putto michelangiolesco, passa le sue giornate a menare sonoramente gli altri bambini. L'ho sbirciato dal vetro più volte nei giorni scorsi, e ho capito che per lui è naturale come per me bere il caffè la mattina: cioè, viene lì, ti guarda dritto negli occhi, e sbam!, parte lo schiaffo. Non importa se sei maschio o femmina, se stai giocando per fatti tuoi o se gli parli, se sei alto o basso, simpatico o antipatico. Angiolino è come Terminator: ha la sua mission, e non guarda in faccia a nessuno.
Stamattina l'ho visto mentre mi trascinavo lenta verso l'asilo col Bruco ingombro di tutti i suoi oggetti transizionali (oggi avevamo il bambolotto cinese, la "gugulula" d'acqua e la moto "grooonde").
Angiolino stava appeso alla mano di sua madre che letteralmente lo strascicava per terra a tutta velocità incurante del fatto che potesse farsi male, finchè a un certo punto gli ha tirato uno scappellotto in testa accompagnato da un "emmuoviti!".
Tirare conclusioni non è nel mio stile. Però, Angiolino, sappi che quando lo schiaffo di rito lo tirerai al mio Bruco, io avrò capito. E comunque, oggi, resto triste per te.

venerdì 23 settembre 2011

Post-pausa estiva: il peso specifico

La serialità è un concetto difficile per me. Tendo a stancarmi di tutto, dai biscotti della colazione (dopo una settimana di macine devo darmi ai chocopops, tanto per intenderci) ai pantaloni preferiti che se non li compravo morivo (li metto per 3 mesi di fila e poi un giorno li guardo senza capire cosa mai ci avessi trovato).
Figuriamoci un blog. E' che mi scrivo tanti bei post mentali e poi non ce la faccio a trasferirli sulla carta. Sulla carta virtuale, ecco. In quella che chiamano blogosfera.
Comunque eccomi qui, dopo la lunga estate semi-calda, all'alba di un nuovo anno scolastico, all'alba di un nuovo Ollycompleanno. E sono due.
Due lunghissimi anni con il peso specifico di una bufala in una dieta detox.
E, no, non ho ancora digerito del tutto, però sono pronta a farci dell'ironia e ciò è bene. No? Sì.
Domani si (ri)comincia, a casa di Orlando ovviamente.