sabato 16 aprile 2011

Meglio un pulcino oggi che una gallina domani?

Avevo circa 9 anni. Era quasi la domenica di Pasqua e non mi bastavano l'uovo di cioccolato nè la colombina: volevo un pulcino, in carne e ossa e piume gialline.
Mia madre lo comprò al mercato (sì, è tuttora una squilibrata).
Era giallino, piccino, tenerino.

A parte che non stava zitto un secondo e continuava per ore incessantemente con quel suo piopio da esaurito.
A parte che cagava per ogni dove in ogni quando e non si capisce come, visto che non mangiava niente.
A parte che aveva un modo di girare su se stesso che mi rivelava senza appello la sua stupidità di base.

La cosa peggiore è che dopo due giorni da pulcino, era già un pulcino con le zampe orrende di una gallina.
Credo sia stato lì che ho iniziato a odiare la santa Pasqua e ad amare i film horror.

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