In nomen omen.
Doveva succedere, prima o poi, e dopo un paio d'anni da Innamorato, adesso si è trasformato nel Furioso. Quando ha compiuto due anni mi sono messa in allerta, temendo un'orda fulminante e inarrestabile di capricci. Ma era sempre lui, il Bruco, quello dolce e un po' minchione come il fanciullino pascoliano, tanto per intenderci.
Quindi mi son rilassata, ho pensato "vabbè è andata, vuol dire che non colpisce tutti". Sbagliavo.
Da circa un paio di settimane accadono cose che non lasciano adito a dubbi: siamo in pieno "Terrible Twos", quella fase della crescita in cui tuo figlio diventa un perfetto stronzo in miniatura, tanto per sintetizzare.
Scena 1. A casa di Laura, amica con figlio 6mesenne.
Invitati per il tè, la fanciulla ci mette a disposizione l'intero parco giochi di casa sua.
Il Bruco scorrazza qua e là, lancia i giochi in testa al bambinello ignaro, si infila sotto la palestrina per neonati, poi riemerge e cammina su alcuni libri sparsi per terra.
"Bruco, non si cammina sui libri, lo sai" dico io, ancora in versione madre zen.
"No".
Ci ripassa sopra, guardandomi con l'aria di Woody Harrelson nella prima scena di Natural Born Killers.
Lo prendo per un braccio e lo blocco fisicamente, mentre ripeto "Non si cammina sui libri".
Segue scena stile "quando sarò genitore non permetterò mai a mio figlio di comportarsi così": mezzora di pianti isterici per terra con urla tipo "Aria della Regina della Notte" ma meno intonate, finchè riesco a caricarlo sul passeggino e scappo via con la vergogna dipinta in volto.
Seguirà in serata sms di Laura che mi chiede "come hai fatto a restare così calma".
La poverina non sa che, appena arrivata a casa, l'aria della Regina della Notte l'ho cantata io.
Scena 2. A casa di Orlando.
"Amoreeee... dove sei?" (silenzio)
"Brucooooo... Mi devo preoccupare?"
"No" (altri 5 minuti di silenzio. Mi devo preoccupare)
Vado di soppiatto in camera.
Lui, l'ex fanciullino pascoliano, sta immobilizzando la gatta sedendogli sulla schiena mentre cerca di tagliarle la coda con la forbice per le unghie.
(nella mia mente passano flashback dalla prima puntata di Dexter)
"Sei impazzito???? Cosa stai facendo?" (voce da gallina strozzata)
"Tagliale peli, mamma"
"Ma no, ma perchè?"
(nessuna risposta)
Scena 3. All'ingresso dell'asilo.
"Nooooooooooooooooooooo! Non vojo asilooooo!"
Prima si genuflette, poi si butta a terra come nella miglior tradizione del dramma italico.
Mi chino a raccoglierlo, e mi rifila qualcosa che sembra uno schiaffo in piena regola.
Al che, lo scaravento direttamente nella sezione "Farfalle" augurando alle maestre tante care cose.
Tutte le sere, a casa di Orlando.
Momento pigiama-denti-buonanotte. Sguardo languido, mi fa una carezza sulla guancia.
"Sei allabbiata, mamma?"
No, amore. Calpestami pure. Ma solo fino ai tre anni, perchè da lì in poi la pedagogia moderna non ti offre altre scuse.
Voglio una mamma come Anti!
RispondiEliminaahahaha attendo sempre con ansia i post di questo bellissimo blog :-)
RispondiEliminasilvia
RispondiEliminabellissime storie di vita da mamma....
ps. comunque ti farai calpestare ancora... e lo sai ;-)))
@silvia sì, temo anche io che sarà così!!!
RispondiElimina:) vorrei leggere questo blog fra un anno...vedrai che anche i tre anni sono molto "gustosi":))) che inizia con " faccio io", "io io io" e poi per far fare al tuo ex-angelo bimbotto devi dire " ti raccomando non fare questa cosa"...:) allora la fa..altrimenti...:)) nat
RispondiEliminasono anch'io qui ad aspettare, mi sono preparata da mesi all'arrivo dei terribili...hai presente rocky balboa sulla scalinata philadelphia?? speriamo che non mi spiezzi in due la ragazza, sono già abbastanza provata!!!
Eliminasiete ufficialmente invitati per il tè! bacio claleoric
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