lunedì 4 giugno 2012

L'orto del nonno Piero

Pochi giorni fa il Bruco è andato alla festa della scuola materna, quella che inizierà a settembre, la scuola dei bambini quasi grandi ecco, tanto che io quando sono entrata mi sono un po' commossa e anche un po' terrorizzata perchè ho ho avuto la vaga sensazione che di materno lì dentro ci fosse molto poco, che non è più come al Nido dove le educatrici ti coccolano e aspettano con tuo figlio in braccio alla finestra per farvi salutare l'ennesima volta.
Insomma alla scuola materna è un po' come nell'arena, ti buttan lì insieme a bimbi più grandi e finchè non esce il rivolo di sangue è tutto ok.

Mentre partorivo questi e ulteriori abnormi pensieri sulle fasi della vita, il Bruco se ne andava bello spavaldo nella scuola nuova, finchè seguendolo in giardino a un certo punto abbiam trovato un orto.

"Mamma, gualda! Cos'è?"
"Come cos'è, Bruco? E' un orto... sai come a casa nostra che sul balcone abbiamo il basilico e la salvia? Ecco questo è un orto vero, e oltre al basilico e alla salvia ci sono le zucchine, le melanzane..."
"No, non è velo. Io non le vedo"
"Massì, ci sono, te lo giuro, è che sono sotto terra"
"Oh no... allola sono molte?"
"Oddio ma no che non sono morte, anzi! Senti Bruco ma chi te l'ha detta questa cosa dei morti?"
"Tu, mamma. Hai detto che i tulipani elano molti"
"Ah già. Ma no è per via del ciclo vitale... adesso che avrai un orto vedrai come funziona"

Una delle maestre ci ha poi spiegato che l'orto è un progetto di Milano Ristorazione (e lì mi son commossa di nuovo, ma per altri motivi) e che, siccome per le maestre e i bambini non è semplicissimo prendersene cura con costanza, l'orto è stato "adottato" dal Nonno Piero, un simpatico vecchietto che fa parte dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci che confina con l'asilo, e che da qualche anno è il contadino urbano preferito dai bambini.

Venerdì, al supermercato.

"Bruco, prendiamo le carote e abbiam finito, ok?"
"Mamma pecchè queste calote non sono nella tella?"
"Eh, amore... erano nella terra... poi le hanno raccolte e le han portate qui"
"Pecchè non le plendiamo dall'olto del Nonno Pielo?"
"Facciamo così. Per adesso l'importante è che tu sappia che le carote crescono nella terra e non sui banchi del supermercato. Poi la lezione sull'agricoltura di prossimità la facciamo più avanti ok?"

Eh già. Perchè a noi sembra normale, trovare le carote già incellophanate sui banchi del super.
Ma a pensarci bene ha ragione lui: se stanno nell'orto del Nonno Piero, perchè non possiamo prenderle da lì?
Come sempre, i bambini fanno ottime domande e noi abbiamo pessime risposte.

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