martedì 4 settembre 2012

Top five (dei Brucolibri)

E alla soglia dei tre anni, è arrivato anche il momento delle classifiche: non avendo ancora vissuto abbastanza da poter elaborare la top five delle "cinque più memorabili fregature di tutti i tempi" come il protagonista di Alta Fedeltà, il Bruco ha tuttavia deciso di fare la classifica dei suoi cinque libri preferiti, ovvero quelli che negli ultimi due anni ho dovuto leggere ad alta voce qualcosa come un trilione di volte, tanto che li so a memoria e spesso, quando li vedo sugli scaffali delle librerie, m'insorgono istantaneamente tic di vario genere.
Quelli di voi che hanno figli possono prendere spunto per i loro pargoli, tutti gli altri sono autorizzati a pensare a quanto è bello poter leggere solo quello che scegli tu, quando lo vuoi tu, e nel silenzio della tua testina.
Anche se, devo dirvelo, fare le voci strane e profondersi in versi sconvenienti con la scusa che stai intrattenendo tuo figlio, non ha prezzo.

Ecco la top five libresca del Bruco, o come dice lui "i miei preferiti libri" (nonostante legga molto questa cosa della sintassi non l'ha ancora metabolizzata).

1. Papà, non riesco a dormire!
E' la storia di un panda che ha deciso di rompere i coglioni a suo padre il quale, a pagina 2, è stato obbligato dalla madre a stirare mentre lei guarda la partita (sì lo so, sembra folle ma è tutto vero).
Il piccolo panda chiama suo padre ventimila volte creandogli un esaurimento nervoso, dopo aver contato le pecore, ma anche le mucche, i maiali, i rinoceronti e tutti gli animali del creato.
Finisce che il padre entra in camera del figlio e vede una riunione planetaria di bestie impazzite che reclamano un bicchiere di latte.

Consigliato per: far sapere ai vostri figli insonni che non sono gli unici scassamaroni dell'universo mondo.

Papà, non riesco a dormire!
Michael Foreman (Il battellino a vapore - Piemme, 2002)

2. Urlo di mamma
Storia di una madre esaurita che sclera col figlio e urla come una pazza (cioè la storia di mia madre): il figlio - per la cronaca stiamo parlando di una famiglia di pinguini - si scompone in mille pezzi per la fifa, poi alla fine la madre li raccatta tutti e li ricuce insieme. Onestamente, ogni volta che la leggo un po' mi commuovo perchè vi sfido a trovare una madre che non ha mai urlato contro il figlio, e un figlio che non si è mai sentito malissimo perchè sua madre gli ha urlato dietro.

Consigliato per: far sapere ai vostri figli che le madri sclerano e urlano ma che, no, non c'è bisogno di chiamare il telefono azzurro perchè poi si ripigliano e (quelle in gamba) hanno il coraggio e di chiederti scusa.

Urlo di mamma
Jutta Bauer (Salani Editore, 2002)

3. Posso guardare nel tuo pannolino?
Insopportabile vicenda di un topo ficcanaso che rompe l'anima a mezza arca di Noè per vedere cosa c'è nel loro pannolino, per poi farsi figo che lui ha imparato a non cacarci più dentro.
Variazione sul tema "forma e colori della cacca per bimbi in fase di spannolinamento" parzialmente mutuata dalla famosa talpa del Chi me l'ha fatta in testa?. Del resto i bambini, si sa, a un certo punto della loro vita si sublimano pronunciando la parola "cacca". In attesa di chiamarla "merda" come tutto il resto del mondo.

Consigliato per: far sapere ai vostri figli che ognuno caga a modo suo ma che, di base, tutti cagano. E quindi sarebbe bene che pure loro imparassero.

Posso guardare nel tuo pannolino?
Guido Van Genechten (Clavis, 2009)

4. Il fatto è
Storia di una paperetta a cui tutti vorrebbero dire quando fare il bagno, ma che se ne strafrega del resto del mondo e lo percula pure facendo il bagno quando e come lo dice lei.
Premio Nati per Leggere 2011 come miglior libro per bambini dai 6 ai 36 mesi, illustrazioni splendide, è il Brucolibro preferito dall'Interista, che notoriamente è propenso a sposare le cause di chi resiste alle opinioni idiote della massa.

Consigliato per: far sapere ai vostri figli che, sotto sotto, quando disobbediscono ai vostri ordini, siete dalla loro parte. Perchè anche i bambini sono persone, e in quanto tali, dotati di volontà e di autodeterminazione. Tiè.

Il fatto è
Gek Tessaro (Lapis, 2011)

5. Il pinguino verde
"Questa è la storia bella ma strana/di un pinguino che voleva esser rana": filastrocca in rima e bellissimi collages per spiegare che ciascuno ha il diritto di provare a diventare ciò che vuole (a proposito di quello che si diceva nell'ultimo post), ma che è meglio farlo senza snaturarsi troppo.
E, non ultimo, è anche un libro sul potere della lettura di creare sogni.

Consigliato per: far sapere ai vostri figli che, prima o poi, potranno scegliersi l'abito che preferiscono.

Il pinguino verde
Valentina Muzzi (Sinnos edizioni, 2011)

Buona lettura...

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