venerdì 16 novembre 2012

Mamma mi presti il kindle?

Pochi anni fa avrei azzannato al collo chiunque mi avesse parlato di libri digitali: cresciuta in mezzo alla carta, col mito delle dita macchiate di inchiostro, l'asma da polvere e una valanga di volumi sparsi in ogni dove, sottolineati a matita, maltrattati ma custoditi come sacrari.
Poi è arrivato il Bruco, e il tempo della lettura si è inevitabilmente ridotto, o perlomeno ha cambiato forma.
Il primo mese del Bruco, per la prima volta nella mia vita, non lessi neanche un libro: non a caso poi ricominciai da Bonjour, tristesse della Sagan, uno tra quelli assiepati da tempo nello scaffale "whislist"; poi appena ho ripreso a lavorare ho iniziato a leggere avidamente durante il tragitto casa-lavoro.

E considerato che nella mia borsa c'era sempre una quantità di cose "che voi umani non potete neanche immaginare"... ho valutato l'idea di un e-reader. Un lettore digitale. 
Quell'aggeggio di cui esistono varie tipologie e varie marche e che è al centro di un dibattito internazionale carta stampata versus parola digitale.
Vabbè, ho valutato... diciamo che ho iniziato a ripetere come un mantra "voglio il Kindle voglio il Kindle voglio il Kindle", e il Kindle è poi magicamente arrivato a Natale.
Primo libro digitale letto, l'ultimo di Stephen King.
Cioè, che libro. 767 pagine di bravura narrativa.
E la goduria che queste pagine non pesassero pressochè niente.
Così sono diventata una lettrice digitale.
Anzi una lettrice ibrida, perchè su carta leggo ancora molto.
Soprattutto su carta leggo i libri del Bruco, che è un lettore formidabile.
Un lettore che sta crescendo sfogliando le pagine dei libri di carta ma che sa benissimo cos'è un lettore digitale, perchè me lo vede usare e perchè ogni tanto lo prende e ci pasticcia.

"Mamma mi presti il Kindle?"
"Per farci cosa Bruco?"
"Per vederlo"
"Ma ci sono solo i libri della mamma lì sopra, amore, non ti interessa"
"E perchè non ci sono le figure?"

Già perchè non ci sono le figure? Fondamentalmente, se il settore del libro digitale è ancora agli albori, figuriamoci quello del libro digitale per bambini che si porta con sè una serie di problematiche tra cui l'accesso ai bambini di dispositivi multimediali.
In Italia se ne è parlato lo scorso marzo alla Bologna Children's Book Fair (per chi fosse interessato rimando a questo articolo in proposito), e se ne parlerà proprio a Milano domenica prossima nell'ambito di Bookcity Milano, in un convegno a cura di Happi ideas e Babalibri.

Qui trovate i dettagli del convegno, che si intitola L'editoria per l’infanzia volta pagina. Riflessioni e domande sul futuro del libro per l’infanzia.
Qui invece trovate sia il programma del convegno sia un sondaggio per capire cosa pensano i genitori di app e ebook.
L'hashtag per il convegno è #futurolibroinfanzia.

Qui sotto invece trovate The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore, il corto vincitore dell'Oscar 2012 come miglior film di animazione. 
Parla di libri, di lettori, ed è bellissimo.






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