giovedì 15 novembre 2012

In via dei matti al numero zero

E poi un mercoledì sera qualunque rivedi tuo fratello dopo tre mesi.
(e ti chiedi perchè ancora non ci hai scritto un libro)
Durante una cena improvvisata, scomposta, piena di rumori e di voci che sovrappongono.
Se siete suscettibili consiglio di saltare la lettura del post, che qui non è che ci siano sempre solo contenuti da mummyblog.

Flashback.
Sciopero generale, asilo chiuso, lascio il Bruco con l'Interista che ha il turno di riposo.
L'ultima volta che si è verificata questa condizione sono tornata a casa e c'erano dei granchi in giro per casa ("Il pescivendolo ce li ha regalati", no vabbè ma ospitiamo anche un paio di nutrie del naviglio allora). Stavolta ce la siamo cavata con un'orata, e con una sessione di lavori casalinghi che per un attimo ho temuto non fosse lui ma un replicante.
"Pronto Interista? Tutto bene?"
"Sì ho dato il mordente al piano cucina"
"Oddio stai bene? Ma ti hanno licenziato? Prendo un'appuntamento dallo psicologo?"
Perchè ormai lo sapete, l'Interista è l'anti-manualità: sa fare poche cose a parte il suo lavoro ed esultare quando l'Inter vince. E invece ha persino aggiustato una tapparella rotta.
Roba da pazzi.

Comunque, avendo dato il mordente la cucina non era available, quindi ci siamo autoinvitati a cena dalla Nonna Luciana, che aveva già ricevuto l'autoinvito anche dei restanti figli.
Quello che segue sono brandelli di quanto detto e avvenuto.

"Ciao zio Jonny, perchè hai la mano fasciata?"
"Ho tirato un pugno al muro"
"Perchè?"
"Perchè la Juve ha perso"
"Anche io tiro i pugni"
"Ma non si tirano così, devi mettere le mani in un altro modo, guarda ti faccio vedere"

(per la serie: sì, la follia può essere trasmessa tramite apposito insegnamento)

"Allora Bruco ce l'hai la fidanzata?"
"Sì, mi piace la Silvia"
"E' bionda?"
"No, ha i capelli scuri"
"Meglio, le more sono più porche"

(niente, io volevo portarlo via ma stavamo ancora all'antipasto)

"Nonna vojo il melograno"
"Adesso tiro fuori lo sgrana-melograno"
E ha tirato fuori un aggeggio composto da una scodella con una gratella dove devi mettere il melograno tagliato a metà e poi ricoprirlo di una coppa di gomma rossa su cui devi abbatterti con furia distruttrice e dare botte da orbi per far scendere i chicchi.
"Scusa mamma ma non fai prima a sgranarli con le mani? Poi non è che questa cosa sia molto educativa..."
"Ma a te cosa te ne frega? Tutti che mi state addosso"
"Ma tu non capisci" interviene lo zio Davide rivolgendosi a me "lei è avanti, la capiremo fra 50 anni..."
E intanto il Bruco con un cucchiaio di legno picchiava il povero melograno.
"Ah ti ho detto che mi devi prenotare un viaggio per i mercatini di Natale a Praga?"
"A Praga? Ma se non sai neanche come si dice "scusi" in inglese?"


"Zio Jonny mi passi quel cucchiaio?"
"No"
"Ma io sono piccolo"
"Io no invece"
"E non me lo passi?"
"No"

Sono già in ansia pensando al pranzo di Natale, agli annessi e ai connessi.
Scusa Babbo Natale, non è che quest'anno mi porti una famiglia un po' più normale?

Ps: comunque alla fine la Nonna non andrà a Praga. Andrà a Vienna. Dice che se non capisce qualcosa ci chiama. Come dire, allora tutto ok.







2 commenti:

  1. Stupendo, anche lo sgrana-melograno.
    E l'Interista Fai-da-te è una cosa che non ti aspetti.

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  2. No va be' ma sono morta dal ridere... "meglio, le moro sono più porche" è una cosa bellissima. ma davvero è successo?! :)
    fra

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