venerdì 4 maggio 2012

Lo zio Jonny (We are Family chapter 2)

Eccoci di nuovo a parlare della parte disfunzionale della famiglia del Bruco, ovvero quella materna (ribadisco, anche se so che sembra impossibile, che da parte di padre la famiglia rasenta la perfezione).
Il Bruco non si limita ad avere uno zio antropofobico e zombieaddicted: ne ha uno che è molto, molto più singolare.

Lo zio Jonny è il più piccolo della famiglia materna, ma il più grande zio di sempre.
Quasi due metri d'altezza, mani delle dimensioni di una teglia da forno, piedi numero 48 o 49, ti scruta dall'alto con due occhi di ghiaccio e la faccia di uno a cui non stai affatto simpatico.
Di solito lo zio Davide lo utilizza per fargli fare i ruoli del bastardo cattivo nei suoi cortometraggi.
Lo zio Jonny, da piccolo, non andava a dormire senza i suoi pupazzi: un corredo di 13 peluches a capo del quale stava Beste (diminutivo di Bestemmia, un cane pastore seduto taglia maxi), ma forse dovrei dire "sta", perchè lo zio Jonny a tutt'oggi non va a dormire senza.
Lo zio Jonny adora i film horror e il Signore degli Anelli, e l'unico libro che abbia mai letto in vita sua è l'Antologia di Spoon River.
Lo zio Jonny, all'esame di terza media, presentò un tema su Hulk Hogan.

Il Bruco adora lo zio Jonny. Lo vede poco, lo nomina tanto.
Quando capitano dei pranzi di famiglia a casa di NonnaLuciana, per il Bruco è una festa, perchè lo zio Jonny gli insegna cose che nessuna madre vorrebbe mai fossero insegnate a suo figlio.
Tipo mangiare una baguette con il bulldog di casa allo stesso modo in cui Lilly e il vagabondo condividono lo spaghetto.
Tipo prendere il cibo dai piatti degli altri a piacimento, o mettere il proprio cibo nei piatti degli altri, a piacimento.

Esempio di conversazione tipo tra zio e nipote.

"Zio Jonny vieni in camela con me a giocale?"
"No"

Lo zio Jonny ascolta solo musica metal e gioca solo a videogiochi con sparatorie, sangue e combattimenti corpo a corpo, a distanza di 30 centimetri da uno schermo 42 pollici.
Vive in uno stato di quasi perenne allucinazione.
A volte sospetto qualche coinvolgimento in sette sataniste, ma, essendo mio fratello e sapendo alla perfezione da dove deriva ogni singolo aspetto del suo carattere, gli voglio molto bene.
Io e lui, una sera al mese, andiamo al cinema insieme a vedere orrendi film dell'orrore con il magnum di popcorn. (ogni legame è in fondo misterioso e le persone si dichiarano i sentimenti nei modi più insondabili)

Ieri sera, a casa di Orlando.

L'Interista è al telefono con lo zio Jonny (o meglio "quel Gobbo maledetto" come lo chiama lui affettuosamente - ebbene sì, i due zii del Bruco sono uno milanista e l'altro juventino).

"Bruco vuoi salutare lo zio Jonny?"
"Sì! Plonto? Zio Jonny? Quando... quando... quando - il ragazzino si emoziona - quando vieni a tlo... tlova... tlovalmi?"
"Quando impari l'italiano"

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