giovedì 31 gennaio 2013

Il colloquio

E così domani è Febbraio, e il mese più deprimente dell'anno è andato.
Ciao ciao Gennaio, è stato bello, a parte che oggi è l'ultimo giorno delle mie vecchie abitudini e io ancora non mi ci sono abituata, grazie, sei stato clemente e non mi hai fatto ammalare (sarà che lavorare in una redazione a 11° ammazza qualunque germe?).

Ieri è stato il giorno del colloquio alla scuola materna del Bruco.
A 5 mesi dal suo ingresso nel nuovo mondo dei piccoli-grandi è emerso che:

1. Il Bruco è un bambino entusiasta e sereno (mio figlio? è sicura? ah. bene! no, perchè io e suo padre saremmo due pessimisti cinici cronici malmostosi...)

2. Il Bruco ogni tanto impazzisce e diventa sordo, gli parli e non ascolta, si fa proprio i fatti suoi (ah ecco. adesso sì che lo riconosco. no perchè la mela mica cade lontano dall'albero, dicono...)

3. Gioca tutto il giorno con gli animali e con le macchinine (ma contemporaneamente o in fasi separate? da solo o con gli altri bambini?)

4. E' un bambino che non rifiuta nessuno, ma non è un mostro di socialità (ah ecco, è proprio figlio mio, bbello de mamma)

5. Non gli frega niente di disegnare (parole testuali. oddio il figlio ingegnere non l'avevo considerato...), ma soprattutto se gli dici di riprodurre un gatto lui disegna una medusa (ok, no, dai un po' di creatività gliel'abbiamo passata)

6. Adora leggere (vabbè qui ho pianto) e impazzisce per la musica (e qui piangerà lo zio Davide)

Analisi finale (mia): da grande sarà un sognatore antropofobico ma utopista che scrive trattati teoretici sull'influenza della musica sugli animali in via di estinzione.
Vabbè dai. Hanno anche detto che gli piace muoversi, e che è molto preciso nei percorsi (questo o riporto solo per accontentare l'Interista).

Nota a parte

101. Rinvenire una cassa di rosso barricato del 2003 tra i rottami della tua ormai ex-redazione. Stapparne una bottiglia e brindare coi colleghi in un loft ormai totalmente smantellato l'ultimo giorno prima che arrivino le ruspe.
Andare al primo colloquio con le maestre della materna con l'alito che puzza di alcool.

Non era nella lista delle mie cento cose, ma lo inserisco adesso. Fatto.

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