E' il giovedì prima di Pasqua. Via San Pietro all'Orto, davanti ad Abercrombie (presente quel negozio americano iperprofumato come una puttana, in cui i vestiti costano più di una puttana, che all'ingresso è presidiato da due modelli seminudi che ogni volta che li vedi dici porcaputtana? ecco, quello).
C'è una fila chilometrica composta per lo più da tredicenni.
Dall'altro lato della strada due operai che scaricano scatoloni di qualche non identificata merce di lusso.
Primo operaio: Cazzo si vede che oggi son chiuse le scuole, no?
Secondo operaio: Ah ma perchè dici che oggi è Pasqua?
A parte che la Pasqua non è un'opinione e di solito è fissa da calendario ma in effetti per certi versi è proprio un'opinione. A parte che il teorico ossimoro Pasqua-lavoro non ti muove un muscolo e questo non è bello.
E' proprio vero che la coscienza operaia è andata in pensione da un pezzo.
giovedì 21 aprile 2011
sabato 16 aprile 2011
Meglio un pulcino oggi che una gallina domani?
Avevo circa 9 anni. Era quasi la domenica di Pasqua e non mi bastavano l'uovo di cioccolato nè la colombina: volevo un pulcino, in carne e ossa e piume gialline.
Mia madre lo comprò al mercato (sì, è tuttora una squilibrata).
Era giallino, piccino, tenerino.
A parte che non stava zitto un secondo e continuava per ore incessantemente con quel suo piopio da esaurito.
A parte che cagava per ogni dove in ogni quando e non si capisce come, visto che non mangiava niente.
A parte che aveva un modo di girare su se stesso che mi rivelava senza appello la sua stupidità di base.
La cosa peggiore è che dopo due giorni da pulcino, era già un pulcino con le zampe orrende di una gallina.
Credo sia stato lì che ho iniziato a odiare la santa Pasqua e ad amare i film horror.
Mia madre lo comprò al mercato (sì, è tuttora una squilibrata).
Era giallino, piccino, tenerino.
A parte che non stava zitto un secondo e continuava per ore incessantemente con quel suo piopio da esaurito.
A parte che cagava per ogni dove in ogni quando e non si capisce come, visto che non mangiava niente.
A parte che aveva un modo di girare su se stesso che mi rivelava senza appello la sua stupidità di base.
La cosa peggiore è che dopo due giorni da pulcino, era già un pulcino con le zampe orrende di una gallina.
Credo sia stato lì che ho iniziato a odiare la santa Pasqua e ad amare i film horror.
sabato 2 aprile 2011
@ the supermarket
In coda alla cassa.
Cestino con quattro o cinque cose.
Ritardo bestia.
- Mi scusi...
Vocina finto flebile, due litri di latte in mano e formaggini nascosti nella pochette, capelli tinta tronco di albero andato a male, aria finto angelica e orrenda veste a fiorellini.
- Dica.
- Non è che mi fa passare davanti? Ho solo questi...
- No, signora. A parte che non ha solo questi perchè vedo i formaggini lì nella borsetta, a parte che io non ho un carrello pieno ma tre cose in croce come lei, a parte che sono in ritardo e il mio tempo è prezioso... ma perchè cazzo lei ha fretta?
- Mi perdo l'inizio di Pomeriggio5.
- No, signora. Col cazzo che la faccio passare. Se lo perda pure tranquilla.
Cestino con quattro o cinque cose.
Ritardo bestia.
- Mi scusi...
Vocina finto flebile, due litri di latte in mano e formaggini nascosti nella pochette, capelli tinta tronco di albero andato a male, aria finto angelica e orrenda veste a fiorellini.
- Dica.
- Non è che mi fa passare davanti? Ho solo questi...
- No, signora. A parte che non ha solo questi perchè vedo i formaggini lì nella borsetta, a parte che io non ho un carrello pieno ma tre cose in croce come lei, a parte che sono in ritardo e il mio tempo è prezioso... ma perchè cazzo lei ha fretta?
- Mi perdo l'inizio di Pomeriggio5.
- No, signora. Col cazzo che la faccio passare. Se lo perda pure tranquilla.
venerdì 1 aprile 2011
esce, d'aprile
Innanzitutto, Aprile dolce dormire 'sta ceppa: stanotte il Bruco è stato nostro ospite dalle 1.43 alle 8.01, e ha passato la notte a rigirarsi come un arrosticino del Peloponneso, altrettanto scottante ma non altrettanto buono.
Secondo: c'era il Super Sciopero Globale Totale e me la sono fatta a piedi dalla Periferia al Duomo e oltre schivando gente che voleva vendermi di tutto, dai braccialettini senegalesi alle quote di Greenpeace, al nuovo collirio omoepatico Comesichiamanonsipuòdire.
Terzo: a lavoro c'era il convegno sulle mense biologiche sottocasa e spacciavano orrendi budini senza latte senza zucchero senza gioia, pure scaduti, sostenendo che fossero più sani più solidali.
Quarto: davvero si può essere solidali su tutto quello per cui ci propongono di esserlo? E con noi stessi siamo solidali?
Secondo: c'era il Super Sciopero Globale Totale e me la sono fatta a piedi dalla Periferia al Duomo e oltre schivando gente che voleva vendermi di tutto, dai braccialettini senegalesi alle quote di Greenpeace, al nuovo collirio omoepatico Comesichiamanonsipuòdire.
Terzo: a lavoro c'era il convegno sulle mense biologiche sottocasa e spacciavano orrendi budini senza latte senza zucchero senza gioia, pure scaduti, sostenendo che fossero più sani più solidali.
Quarto: davvero si può essere solidali su tutto quello per cui ci propongono di esserlo? E con noi stessi siamo solidali?
lunedì 28 marzo 2011
A-Social Network
E' ancora lunedì. Sei stato via 4 giorni. Lontano dallo smog, dai parenti e dalla rete.
Torni e inevitabilmente apri a cascata facebook twitter tumblr flickr e ogni sorta di stronzata che ti faccia condividere il tuo dentro col tuo fuori.
E scopri che, in tua assenza:
1- un tale che ti "followa" e che manco sai chi è, fa illazioni sul fatto che ti senti condizionata dai social network. Per la serie: ma chi cazzo sei.
2- Currently single. I'm addicted to Sex! Looking to make money in the porn industry and leave the Grocery business. E' la new entry tra i tuoi followers. A questo punto inizia a farti due domande sulla gente che ti segue.
3- Su Fb, in sequenza: chi si lamenta dell'ora legale che la mattina è buio pesto, chi è preoccupato per la fusione del nocciolo del reattore 2 a Fukushima, chi aggiunge precario alla sezione lavoro, e chi posta la foto di un quadrifoglio con relativo link se condividi entro un minuto ti porterà fortuna, che bello!!!
Sarà per questo che mi girano i coglioni: sono incapace di condividere qualunque cosa abbia un triplice punto esclamativo.
Torni e inevitabilmente apri a cascata facebook twitter tumblr flickr e ogni sorta di stronzata che ti faccia condividere il tuo dentro col tuo fuori.
E scopri che, in tua assenza:
1- un tale che ti "followa" e che manco sai chi è, fa illazioni sul fatto che ti senti condizionata dai social network. Per la serie: ma chi cazzo sei.
2- Currently single. I'm addicted to Sex! Looking to make money in the porn industry and leave the Grocery business. E' la new entry tra i tuoi followers. A questo punto inizia a farti due domande sulla gente che ti segue.
3- Su Fb, in sequenza: chi si lamenta dell'ora legale che la mattina è buio pesto, chi è preoccupato per la fusione del nocciolo del reattore 2 a Fukushima, chi aggiunge precario alla sezione lavoro, e chi posta la foto di un quadrifoglio con relativo link se condividi entro un minuto ti porterà fortuna, che bello!!!
Sarà per questo che mi girano i coglioni: sono incapace di condividere qualunque cosa abbia un triplice punto esclamativo.
domenica 20 marzo 2011
Scusi ha da accendere?
Io non fumo. Quasi mai. Però c'è anche la mattina in cui mi va di farlo. E non ho gli attrezzi del mestiere.
Così scrocco, al massimo compro un pacchetto da dieci.
Solo che ieri non avevo l'accendino: poco male, penso, vivo a Milano c'è un sacco di gente, figurati se non trovo qualcuno che mi fa accendere.
Scusi ha da accendere? Chiedo a un ragazzo gggiovane e un po' tamarro.
Non fumo, mi spiace.
Ok, grazie. e Bravo, fai bene. Però un accendino potrebbe servirti anche per altri scopi, chessò aprire una birra. Forse non beve neanche. Non ci sono più i giovani debosciati di una volta.
Scusi ha da accendere? Chiedo un terzetto di vecchietti fuori dal Bar Sport (pensando di andare a colpo sicuro)
No, mi rispondono in coro, pensi che nessuno di noi fuma.
Bravi! Rispondo io, e mi metto in tasca un bel faccia la brava anche lei.
Ok, sono in via di estinzione anche i vecchi da Bar Sport.
Scusi ha da accendere? Chiedo a una signora finto raffinata che la mattina si mette il profumo senza lavarsi le ascelle (come faccio a capirlo? certe cose uno le sente)
No, sono vegetariana.
E allora? Cazzo c'entra?
Cioè volevo dire salutista. Ah, ok, tutto nature, ecco spiegato il mistero delle ascelle.
Cazzo ma non c'è più nessuno che fuma nella città con l'aria più inquinata d'Italia???
Faccio per rinunciare.
Poi vedo un vecchio con le unghie gialle e il ciuffo biancosporco tendente al canarino.
Sta accendendosi una sigaretta.
Lo raggiungo: Scusi ha da accendere? Mi chiede.
Mi si è scaricato l'accendino.
Così scrocco, al massimo compro un pacchetto da dieci.
Solo che ieri non avevo l'accendino: poco male, penso, vivo a Milano c'è un sacco di gente, figurati se non trovo qualcuno che mi fa accendere.
Scusi ha da accendere? Chiedo a un ragazzo gggiovane e un po' tamarro.
Non fumo, mi spiace.
Ok, grazie. e Bravo, fai bene. Però un accendino potrebbe servirti anche per altri scopi, chessò aprire una birra. Forse non beve neanche. Non ci sono più i giovani debosciati di una volta.
Scusi ha da accendere? Chiedo un terzetto di vecchietti fuori dal Bar Sport (pensando di andare a colpo sicuro)
No, mi rispondono in coro, pensi che nessuno di noi fuma.
Bravi! Rispondo io, e mi metto in tasca un bel faccia la brava anche lei.
Ok, sono in via di estinzione anche i vecchi da Bar Sport.
Scusi ha da accendere? Chiedo a una signora finto raffinata che la mattina si mette il profumo senza lavarsi le ascelle (come faccio a capirlo? certe cose uno le sente)
No, sono vegetariana.
E allora? Cazzo c'entra?
Cioè volevo dire salutista. Ah, ok, tutto nature, ecco spiegato il mistero delle ascelle.
Cazzo ma non c'è più nessuno che fuma nella città con l'aria più inquinata d'Italia???
Faccio per rinunciare.
Poi vedo un vecchio con le unghie gialle e il ciuffo biancosporco tendente al canarino.
Sta accendendosi una sigaretta.
Lo raggiungo: Scusi ha da accendere? Mi chiede.
Mi si è scaricato l'accendino.
lunedì 14 marzo 2011
Dall'altra parte del mondo
Venerdì, mentre camminavo sull'asfalto di un quartiere alla periferia di Milano, punteggiato di coriandoli, solcato da madri con troppi pensieri e poca coscienza, intente a sgridare bambini vestiti da spiderman abulici e principesse senza eleganza, dall'altra parte del mondo l'asfalto si spaccava, i supereroi guardavano impotenti da sotto i tavoli e le principesse diventavano sirene.
Dall'altra parte del mondo, in Giappone.
Così lontano così vicino
Dall'altra parte del mondo, in Giappone.
Così lontano così vicino
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