mercoledì 2 maggio 2012

C'è sempre una prima partita

A volte, nelle famiglie, accadono eventi che non si possono ignorare. Eventi che segnano un'era, che fanno da spartiacque tra fasi diverse della vita della tribù. A partire da domenica scorsa, a casa di Orlando siamo entrati nell'era post-stadium.
E' così: il Bruco è stato portato al Meazza a vedere la prima partita di calcio della sua vita (Inter-Cesena), alla tenera età di 2 anni e mezzo.
Quella che segue è la cronaca di quanto avvenuto.

Ore 14.45, arrivo, fuori dal Gate 7.
"mamma cos'è questo lumole?"
("Oddio ma siamo allo stadio!" realizzo "sentirà cori pieni di cose irripetibili! Verrà esonerato dall'Accademia della Crusca! Come glielo giustifico?)
"Niente, amore, dentro c'è tanta gente che canta"
"Pecchè sono contenti?"
"Lo vediamo tra 90 minuti se son contenti, Bruco"


Quindicesimo del primo tempo.
Un tifoso particolarmente partecipe sbraita in modo inverecondo nel tentativo di far arrivare in campo un pezzo di polmone, oltre che le sue convinzioni in materia calcistica (traduzione: ma che ca**o fai? Poca tr**a!!!Dove min**ia tiri??!?).
Il Bruco lo guarda stranito, poi si avvicina e lo affronta: "Ma che cosa dici, Signole?"


Ventinovesimo del primo tempo.
Primo tentativo di scavalcare la balaustra del primo anello e di lanciarsi in campo.
Ne seguiranno molti altri di cui non darò conto per ragioni di sintesi.

Quarantaquattresimo del primo tempo.
Lucio spara un sinistro potentissimo in faccia ad Antonioli: il portiere, colpito al volto, si accascia una minima ed escono i soccorsi. Panico del Bruco: "Mamma si è fatto la bua? Ma i dottoli lo gualiscono?"
Per tutto l'intervallo il Bruco va in loop sul portiere colpito, che alla fine sta benissimo.

Secondo tempo.
Il Bruco morto di sonno si attacca alla sottoscritta come una cozza e non batte ciglio per tutti i 45' del secondo tempo. Si susseguono 3 goal con relativa esultanza, ma lui non reagisce. A fine partita si rianima improvvisamente, e chiede di nuovo del portiere (per la serie: se c'ero dormivo, ma avendo 2 anni e mezzo vorrei vedere se vi lamentate anche).

Post-partita.
L'Interista vuole andare in studio a salutare i colleghi.
Passa Julio Cesar che carezza la testa del Bruco imponendogli la mano
"Amore vieni, facciamo una foto col portiere dell'Inter!" dice l'Interista tutto contento.
Julio tende le braccia per prenderlo ma il Bruco inizia a dimenarsi e urlare come un ossesso "Non vojo, non vojo" causando un grande imbarazzo nel suo vecchio padre.

A seguire entriamo in studio, dove tutto è pronto per la diretta.
I colleghi dell'Interista accolgono il Bruco con affetto e gli porgono il microfono per gioco.
Lui lo afferra, si gira verso la camera e inizia a intonare "Bella Ciao", causando un ancor più grande imbarazzo nel suo sempre più vecchio padre.

Atto finale.
Diretti verso l'uscita, passiamo per l'area Vip. L'interista avvista un collega e deve fermarsi per le PR di rito.
"Mamma a me non mi piace questo posto" mi dice il Bruco con aria sdegnosa e una discreta dose di snobismo.

Vai sereno, Bruco. La partita è finita, l'Inter ha vinto e tu hai superato la prova scaramanzia: adesso ti riporto nella tua cameretta di periferia coi canguri, le pecore e i libri che parlano di cacca.
I cori da stadio possono attendere ancora un po'.




3 commenti:

  1. Bravo il Bruco che porta fortuna! Mi piace molto il tuo blog: a) perché sono interista anch'io e b) perché sei davvero brava a scrivere. Il tuo stile mi piace molto. Ciao e forza Inter! :)

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  2. Ha portato fortuna..portalo al derby!! (anche se i cori sarebbero mooolto peggio!) =)

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    1. Ehehe temo che il derby serale per il Bruco duemezzenne sia un po' troppo infatti ;) lo farò tifare da lontano!

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