lunedì 10 settembre 2012

Gioco vecchio fa buon brodo

Sarà che tra settembre e dicembre si concentrano la maggioranza dei compleanni dei Brucofriends.
Sarà che anche il suo compleanno è in questo periodo.
Sarà che il suddetto periodo festaiolo culmina col Natale.
Ma insomma mi sembra una buona occasione per parlare di giochi.
Il mondo dei giochi per bambini è un business infernale fatto di pubblicità con orrende canzoncine, colori acidi, packaging estremi e invenzioni perverse come le bambole tatuate che si abbronzano al sole. E tanta, tanta plastica. E tanto, tanto spreco.

No, non voglio tirarvi una pezza infinita sui giochi di legno, e quelli di una volta che si sono estinti, e si stava meglio quando eravamo poveri e giocavamo nei cortili (anche se...).
Però, qualcosa mi sento di dirla in virtù della mia quasi triennale esperienza in materia:

1. ai bambini servono molti meno giochi di quelli che hanno
2. dopo i primi 3 giorni, il gioco nuovo che se non glielo compravi veniva giù il mondo non se lo filano più neanche di striscio
3. ai bambini importa di più con chi giocano e non con cosa giocano
4. i bambini, se non indotti dai genitori, non fanno caso se un gioco è nuovo o usato
5. alcuni giochi si possono costruire in casa con pochissima spesa (anche di tempo) e massima resa
6. il gioco del vicino è sempre più bello (e questo la dice lunga sul valore)
7. non esistono giochi da maschi e giochi da femmine (anche se l'Interista non la pensa così)

Il Bruco in materia di giochi è fortunato, perchè avendo due cuginetti più grandi ne ha ereditati un sacco, compresi vari mezzi di trasporto come monopattini, biciclette, tricicli e varie altre cose che non gli avrei mai comprato.

A casa di Orlando, ieri, ore 20.43.

"Bruco cosa vorresti per il tuo compleanno?"
"La zia mi ha detto che mi compra il trenino"
"Sei sicuro che ha detto proprio "compra"? Ma se invece un giorno andiamo da loro e scegli un gioco che i tuoi cugini non usano più?"
"Ok, mamma"
(non è perchè è un bambino bravissimo, è solo che non conosce l'esistenza di posti come il Toys)
"Però Babbo Natale poi me lo porta lo stesso il biliardino?"
"Certo! Te lo porta in cambio del ciuccio"
"E lo va a prendere a casa dei miei cugini?"
"No amore"
"E dove lo prende?"
"Lo costruisce lui"
"Ma lo sa che io lo vojo grande però?"
"Vai tranquillo che lo sa. Però per far spazio al biliardino dobbiamo eliminare un po' di giochi vecchi"
"E dove li mettiamo?"
"Li regaliamo ai bambini del tuo ex-asilo?"

Nicchia. Alla fine è sempre un bambino e cedere i propri giochi è una cosa difficile da fare.

"Però Teddy lo tieno. E  anche le mie moto piccole"
"Ma certo, Bruco. Scegli tu cosa vuoi tenere e cosa no"

E anche per questo compleanno dovremmo essercela cavata. Per l'operazione biliardino ci penseremo tra un po'.

PS: Ieri siamo stati al compleanno di un'amichetta.
Per la prima volta mi sono scoperta felice di aver avuto un figlio maschio: non credo che potrei vivere sotto lo stesso tetto con una Sbrodolina.
(poi vivo con una porta da calcio in salotto, ma questa è un'altra storia)

3 commenti:

  1. Devo ammettere che il biliardino dell'Inter è un prodotto bello, poco ingombrante, resistente, economico, etico ... non vederlo come un gioco ma come una scelta consapevole del Bruci.
    Cordialità

    K

    http://store.inter.it/it/product/1020/11159-I3621-inter-calcetto-da-tavolo

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  2. opppsss Bruco, volevo scrivere bruco....

    La "o" è di fianco alla "i"

    K

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  3. Esiste ancora la Sbrodolina? Roba vintage ormai!

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