venerdì 6 aprile 2012

Chi ha paura dell'Uomo Ragno?

Appena fuori casa di Orlando, ore 18.00.

Tento di aprire il portone mentre dalla borsa mi escono cose che Mary Poppins sarebbe impallidita e tre vecchietti davanti al bar lì accanto mi guardano basiti.

"Mamma posso gualdale la pozzanghela?"
"Sì, Bruco, solo guardare però, che hai le scarpe nuove e sono pure bianche (e poi odio lavare le scarpe ma questo non è necessario che tu lo sappia)"
"Okkey, mamma"

Dopo 30 secondi, quando finalmente riesco a infilare la chiave e il portone fa clic, alle mie spalle, preso da raptus incoercibile, il Bruco si lancia "abbomba" dentro una pozzanghera di almeno 3 metri di diametro.
Mi scatta un'ira funesta tale che il Pelide Achille se la farebbe sotto.
Urlo come una Regan MacNeil qualunque mentre lui tra le lacrime blatera che è colpa di Peppa Pig (sempre detto io che la tv è diseducativa), giunti a casa lo spoglio e lo lancio nella vasca.
Lui sta dentro mezzora, in completo silenzio.

Poi alza gli occhi e mi guarda.
"Ti chiedo scusa, mamma. Non l'ho fatto apposta. E' che ho paula dell'Uomo Lagno"
(a stento trattengo le risate)
"Che c'entra l'Uomo Ragno, amore?"
"Salta. Mi fa paula"
"Ma no, l'Uomo Ragno è un supereroe buono..."
"Eppelò non ha i occhi..."
(ecco, Interista, te l'avevo detto di non lasciare i tuoi fumetti sparsi in ogni dove, che il ragazzino si terrorizza, è ancora piccolo)
"Ma no, è solo una maschera... lui è uno come te, solo che poi si mette il costume e diventa fichissimo"
"Come il papà?"
(oddio che costume si mette il papà? mi devo preoccupare?)
"Quale costume amore?"

Non risponde. Intenderà la divisa del calcetto? O la tenuta da casa per fare le pulizie?

Certo che i bambini son proprio bravi a cambiare argomento. E farti passare le incazzature.


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