lunedì 2 aprile 2012

Linea d'ombra

Si chiude dietro di noi il cancelletto della pura fanciullezza, e ci si addentra in un giardino incantato. Persino le ombre vi risplendono promettenti. Ogni svolta del sentiero è piena di seduzioni. E questo non perché sia una terra inesplorata. Si sa bene che tutta l'umanità ha già percorso questa strada. È il fascino dell'esperienza universale dalla quale ognuno si aspetta una sensazione particolare e personale: un po' di noi stessi.

Questo lo scriveva Joseph Conrad in uno dei miei libri della vita, la Linea d'Ombra.
Per chi non l'ha letto, il libro racconta di quel passaggio tra la giovinezza e l'età adulta che a un certo punto della tua vita ti fa dire "cazzo, esisto. E sono solo, nel mondo".
Ed è un momento preciso, e ciascuno di noi sa esattamente quale sia anche se crede di non saperlo.

Ecco, da quando c'è Orlando io ho capito che quella non è l'unica linea d'ombra che oltrepassiamo nella vita. Ce n'è un'altra, ed è quella che ci separa per sempre dall'innocenza.
Tranquilli non sto per scomodare il fanciullino pascoliano e neanche l'Emilio di Rousseau: ma osservandolo di giorno in giorno ho realizzato che i bambini piccoli, fino a una certa età, davvero possiedono quella che chiamiamo "innocenza". Intesa come incapacità di comprendere davvero il senso della bugia e la sua gravità.
E' un fatto.

A casa di Orlando, ore 21.43.

"Bruco hai fatto la cacca? Ti devo cambiare?"
"No"
(cinque minuti dopo, previo controllato)
"Bruco ma hai fatto la cacca!"
"Sì. Ho mentito, mamma"
(voi l'avete mai sentito un adulto dire candidamente "ho mentito"? No, le confessioni di Brooke di Beautiful non valgono)

E' un altro fatto anche che questa qualità viene perduta piuttosto presto, inevitabilmente, e per sempre.

Davanti alla piscina, sabato ore 11.30.

"Mamma dov'è Papito?"
"Non lo so Bruco, doveva essere già qui a prenderci. Adesso lo chiamiamo"
Driiiiiin. Driiiiiiiiiiiiiiiiiiin.
"Pronto, ma dove sei?"
"A casa" (risponde placido e sereno)
"Ma come a casa? Eravamo d'accordo che saresti venuto a prenderci alle 11.30! Ti sei dimenticato?"
"Ma no! E' che sto preparando la telecronaca"

Sempre come diceva Conrad, l'immaginazione è la suprema padrona della vita.




3 commenti:

  1. Due affermazioni, una vera e una falsa:

    - Papito ha la testa già in finale.
    - A casa di Orlando è un blog bruttissimo.

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  2. ... e adesso che li ho letti tutti di fila? dal primo del 2011 all'ultimo del 2012?...come faccio ad aspettare?

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    1. Wow! Chissà che effetto farebbe a me leggerli tutti in fila ;) Grazie, se vuoi metti la mail nella barra a destra "segui Orlando" così quando carico un post arriva la notifica!

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