lunedì 19 novembre 2012

Io sono Olverin

Capita poi un giorno, dopo anni di reclusione e scarsa vita sociale, che tuo figlio inizi a crescere e non dorma più il pomeriggio.
Capita che vivendo a Milano ci siano sempre un sacco di cose da fare.
Capitano weekend in cui tuo figlio treenne fa più vita sociale di te.

Sabato mattina all'EICMA con l'Interista (che ha visto poche moto e perso molti anni di vita per via di fughe improvvisate del Bruco, fortunosamente sorvegliato anche dallo zio e dal cuginetto ottenne), sabato pomeriggio merenda con l'amichetto Giorgio (che per fortuna ancora non parla altrimenti avrebbe fanculizzato il Bruco ostinato a non prestargli neanche uno dei suoi giochi), sabato sera cena con l'amichetto Victor (a un certo punto della serata abbiamo tentato di abbatterli come dei cavalli impazziti, ma niente, hanno vinto loro).

Domenica mattina all'Acquario Civico per BookCity ma soprattutto per i pesciolini ("Mamma, guarda! Questo qui assomiglia a quello che abbiamo mangiato l'altro giorno!" "Ma quale, la torpedine?" "No, quello coi baffi"), domenica a pranzo dalla Nonna, domenica pomeriggio a teatro a vedere la favola dei Tre Porcellini che doveva essere per bambini dai tre anni in su ma uno dei protagonisti si chiamava Giggi er Porco e mentre la sala era tutta un riso e uno schiamazzo il Bruco restava impassibile con la faccia seria seria che pareva me quando per lavoro dovevo andare alle anteprime dei cinepanettoni (così piccolo e già culturalmente avanti, bbello de mamma tua).
Gita finale a una festa di via con la zia Lidia e annesso slalom ("Guarda mamma, ci sono i palloncini a forma di moto!" "Ma dove amore? Io non li vedo")

E niente, alle ore 21.30 di ieri, dopo una girandola senza sosta di autobus-camminate-luoghi-persone, gli ho detto: "Bruco ma non sei stanco? Perchè io sto per accasciarmi al suolo, qui, ora, in bagno e senza pigiama"
"No, mamma. Io sono Olverin"
L'ha detto sventolando un pugno e con l'espressione da duro.
Intendeva Wolverine, la sua ultima scoperta in fatto di supereroi.

"Ah ecco. Mi sembrava"
"Anche tu mamma sei un superoe?"
"Non lo so, Bruco, tu che dici?"
"Secondo me sì. Siamo due supereroi"

Se lo dice lui bisogna crederci. Siamo tutti supereroi.


2 commenti:

  1. Complimenti, scrivi sempre dei post divertenti e tenerissimi..
    Ho iniziato a leggerti per caso, su consiglio di un'amica, per poi scoprire che.. il mondo è proprio piccolo: andavo a scuola con Roberta, l'interista! e ci siamo anche ritrovati all'università..
    E mi sa che anche io e te ci siamo incrociate: anche tu hai frequentato il liceo Omero?' Ok, la smetto con le carrambate..
    Complimenti ancora e un bacio a Orlando
    Flora

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    1. Ma davvero?! Mitico! Cmq sì, anche io sono una ex-Omero, ero in C... vabbè non scendo troppo in dettagli che non è questa la sede. In ogni caso grazie di leggerci e dei complimenti ;)
      (e saluti da parte dell'Interista)

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